Il 6 giugno 2025, alle ore 17.00, nello spazio Polifunzionale dell’Università degli Studi della Basilicata, in via Lanera, 20 a Matera, si terrà il finissage della mostra “Cantiere Cantoniere. Ripensare, rigenerare, riabitare le case cantoniere della Provincia di Matera”, workshop creato per avviare una riflessione strategica sull’utilizzo futuro delle case cantoniere di proprietà provinciale, svoltosi dal 28 aprile al 9 maggio 2025 e presentato il 24 aprile nella sala consiliare della Provincia di Matera, ente che detiene 22 delle 48 case cantoniere presenti sul territorio.
Un nuovo e accorato appello affinché si velocizzi l’iter per il raddoppio della SS 7 Matera-Ferrandina.
“A nome dell’intera Amministrazione provinciale di Matera desidero porgere le più sentite congratulazioni ai Sindaci neo eletti nei Comuni della nostra Provincia”.
Nel rallegrarsi con Francesca Matarazzo, Giuseppe Candela e Giuseppe Di Sanzo, eletti rispettivamente primi cittadini di Bernalda, Irsina e Montalbano Jonico, il Presidente Francesco Mancini ha anche sottolineato: “I cittadini vi hanno affidato un compito di grande responsabilità e impegno che, ne sono certo, saprete affrontare con dedizione e lungimiranza.
La Provincia di Matera, “casa dei comuni”, sarà sempre al vostro fianco per una collaborazione fattiva e sinergica, utile allo sviluppo del territorio.
Solo lavorando in un clima di confronto costruttivo e condivisione degli obiettivi potremo dare risposte concrete alle esigenze dei cittadini.
A voi e alle vostre giunte l’augurio di un proficuo lavoro al servizio della comunità”.
In merito al progetto denominato “Interventi di mitigazione del rischio idraulico in corrispondenza del Canale 7 nel Comune di Policoro”, si rende noto che l’Ente Gestore della Riserva Naturale Orientata Bosco Pantano di Policoro ha trasmesso alla Regione Basilicata, agli enti competenti e ai soggetti interessati due documenti contenenti puntuali osservazioni di carattere tecnico e istituzionale in riferimento al provvedimento regionale adottato nella fase di screening della Valutazione di Incidenza Ambientale (VIncA).
Pur riconoscendo la legittimità e l’importanza dell’obiettivo di mettere in sicurezza il territorio sotto il profilo idraulico, il Consigliere Provinciale Giuseppe Maiuri sottolinea come l’attuale configurazione del progetto presenti rilevanti criticità per la funzionalità ecologica e la conservazione dell’habitat 91F0, tutelato a livello comunitario e compreso nell’area protetta della Riserva.
Le osservazioni trasmesse, frutto di oltre trent’anni di attività scientifica e monitoraggio ecologico all’interno del biotopo di Policoro, evidenziano importanti problematiche di natura ecologica, idrogeologica e procedurale.
È motivo di profondo rammarico constatare l’assenza di un confronto preliminare tra il soggetto proponente e l’Ente Gestore, nonostante il progetto interessi direttamente un’area protetta inserita nella rete Natura 2000.
Particolare preoccupazione desta la prevista destinazione dell’area denominata “Giumenteria” a bacino di smaltimento delle acque provenienti dal Canale C7 e dai suoi affluenti. Tale scelta appare in netto contrasto con le caratteristiche morfologiche e ambientali del sito.
Ancor più grave è l’ipotesi di trasformare porzioni della Riserva Naturale del Bosco Pantano — riconosciuta come Sito di Importanza Comunitaria (SIC) e Zona di Protezione Speciale (ZPS) — in un bacino naturale per il trattamento di acque potenzialmente contaminate da fitofarmaci e sostanze chimiche. Tale proposta risulta in palese contraddizione non solo con la normativa vigente, ma anche con le finalità che giustificano l’istituzione e la tutela delle aree protette.
Qualsiasi intervento che incida su un patrimonio ambientale così prezioso e delicato deve necessariamente essere sottoposto a un processo trasparente, partecipato e supportato da solide analisi tecnico-scientifiche. È fondamentale riconoscere e valorizzare il ruolo degli enti gestori, garanti della tutela ambientale, e assicurare il pieno rispetto della legalità e dei principi di sostenibilità in ogni fase della pianificazione territoriale.
A tal proposito, rivolgo un sincero ringraziamento al Dirigente dell’Ente Gestore della Riserva per l’impegno, la competenza e la dedizione con cui svolge quotidianamente il proprio ruolo a difesa del nostro prezioso ecosistema.
Ho personalmente interloquito con diversi attori coinvolti, a vario titolo, nel progetto in questione, nonché con il RUP (Responsabile Unico di Progetto) incaricato. Vi è ancora tempo e modo per apportare correttivi utili a rendere l’intervento realmente sostenibile. Diversamente, si corre il rischio di vanificare un investimento di 2,5 milioni di euro, con un'opera destinata a rimanere incompiuta, realizzata "a secco" e priva di efficacia se non verranno prima risolte le gravi criticità ambientali evidenziate.
Ciò rappresenterebbe uno spreco di risorse pubbliche e lascerebbe la comunità ancora esposta al rischio idraulico.