E rivolto alle scuole di secondo grado dei comuni di Policoro, Nova Siri, Montalbano Jonico e Tursi, e trova il sostegno della Provincia di Matera. Si tratta di un’attività volta a formare e informare ogni singolo cittadino, partendo da una fascia di popolazione più giovane, rappresentata dagli studenti, affinchè venga trasmessa in loro la cultura del valore della vita, intesa come patrimonio di tutti. Il progetto culturale e formativo presentato da Viviamo Insieme entra quindi nelle scuole, dove le situazioni limite hanno maggiore probabilità di manifestarsi nei ragazzi con disabilità, che spesso, impossibilitate a chiedere aiuto, rischiano di trovarsi di fronte il compagno di classe o il docente, anch’essi impreparati ad affrontare la situazione di pericolo. “Abbiamo voluto sposare in toto questo progetto nell’ambito di una politica del welfare e della realizzazione di progetti indirizzati verso questi scopi, riuscendo a reperire risorse anche laddove risulta difficile, se non impossibile – sottolinea il presidente Marrese -. Condividiamo con il consigliere provinciale Modarelli, che ha la delega alle politiche sociali, questo percorso finalizzato a promuovere attività di educazione, formazione e ricerca scientifica negli studenti delle nostre comunità locali, nell’ottica della valorizzazione delle eccellenze del territorio”.
A seguire l’iter del progetto è stato il consigliere provinciale Gianluca Modarelli, impegnato in prima linea nelle politiche volte alla creazione di un’ampia rete tra gli attori territoriali con attenzione alla cultura della disabilità. “Con orgoglio e voglia di continuare in questa direzione, sono convinto che ogni tipo di proposta innovativa e in grado di offrire servizi utili alla concretizzazione di diritti sociali sia alla base di ogni politica seria e vicina alla comunità – afferma il consigliere Modarelli -. La linea delle politiche sociali che segue la Provincia, volta ad integrare, o meglio includere, significa rendere autonomi i soggetti disabili o permettere a chi sta loro intorno di risolvere al meglio le problematiche che la peculiare condizione di disabilità comporta. Conoscere le tecniche di primo soccorso è in linea con questi obiettivi, che la Provincia persegue costantemente”.