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La Provincia di Matera e il Comune di Pisticci hanno formalizzato un importante accordo per la valorizzazione dell’educazione agraria sul territorio. Con il decreto presidenziale 141/25, infatti, è stata approvata la concessione in comodato d’uso gratuito alla Provincia di un terreno comunale di proprietà del Comune di Pisticci da destinare ad attività didattiche, sperimentali e di laboratorio del plesso Cerabona, che fa parte dell’Iis Pisticci-Montalbano.

In merito alle recenti preoccupazioni espresse dalla Uilm circa la situazione della viabilità sulla strada provinciale interessata dalla Frana di Carpinello, a Stigliano, il Presidente della Provincia di Matera, Francesco Mancini, è intervenuto per fare chiarezza e rassicurare la cittadinanza sull’impegno dell’Ente che presiede.

La Provincia di Matera, in qualità di partner del progetto NESTS – Strengthen the specialist skills of the Natura 2000 sites management bodies to reach the European Biodiversity Strategy 2030 targets, ha partecipato al Kick-off Meeting e alla Study Visit organizzati a Manduria, due giornate che hanno segnato l’avvio ufficiale delle attività del progetto, finanziato dal Programma Interreg Grecia–Italia 2021–2027.

Il Consiglio provinciale di Matera ha approvato all’unanimità dei presenti una mozione con la quale stigmatizza e chiede la revoca immediata del provvedimento di Poste Italiane che ha disposto la chiusura notturna degli ATM Postamat in 21 uffici postali della provincia.

Un passo avanti per il Piano formativo 2025, decisivo per l’affermazione di una politica di genere volta a garantire l’inclusione, la valorizzazione delle diversità e a rafforzare l’erogazione di servizi inclusivi e non discriminatori.

“Poste Italiane riveda con urgenza la decisione di chiudere nella fascia che va dalle 19.30 alle 8.30 gli sportelli ATM Postamat e adotti soluzioni alternative che siano meno penalizzanti per i cittadini”.

L’appello, diretto a Poste Italiane, è del Presidente della Provincia di Matera, Francesco Mancini, ed arriva dopo la drastica decisione di chiudere in Basilicata 44 sportelli, di cui 14 in provincia di Matera.

“Esprimo forte preoccupazione verso questa decisione, per la quale manifesto anche il dissenso della comunità provinciale. Comprendo la necessità di tutelare la sicurezza degli uffici, limitando i gravi episodi di furto e scassinamento, spesso perpetrati con l’uso di esplosivi, ma la soluzione adottata rappresenta una misura eccessivamente penalizzante che rischia di trasformarsi in un grave e intollerabile disagio sociale e logistico per i cittadini, specie per quelli residenti nei centri meno popolosi”.

Mancini ha evidenziato come la fascia oraria interessata non si limiti alla sola notte ma abbracci l’intera serata, proprio “il momento in cui molti lavoratori, pendolari o persone che non possono recarsi presso gli sportelli durante l’orario di ufficio, necessitano di accedere ai servizi essenziali di prelievo di contanti. Privare intere comunità di un servizio fondamentale per oltre tredici ore al giorno significa, di fatto, limitare la loro libertà di accesso al denaro contante e complicare la gestione delle loro necessità quotidiane.

Inoltre, il territorio provinciale, con la sua forte vocazione turistica, non può accettare una limitazione così drastica di un servizio di pubblica utilità.

Per queste ragioni mi rivolgo a Poste Italiane con un appello affinché voglia considerare una revisione immediata del provvedimento e l’adozione di soluzioni alternative che permettano di coniugare l’esigenza di sicurezza con quella, altrettanto imprescindibile, di garantire la continuità del servizio pubblico.

Sono a disposizione per un confronto e l’individuazione di un piano d’azione condiviso”, ha concluso il Presidente della Provincia di Matera.

“Un risultato importante, frutto della continua interlocuzione tra Provincia di Matera, dirigenti scolastici e i vari Comitati dei Genitori”.

Il Presidente della Provincia di Matera, Francesco Mancini, particolarmente soddisfatto per come si è conclusa questa fase di interlocuzione sui vari disagi legati al trasporto degli studenti pendolari, è intervenuto per fare chiarezza sul ruolo proattivo e determinante dell’Ente di via Ridola nella vicenda.

“La Provincia di Matera – ha precisato Mancini - pur non avendo competenza diretta in materia di Trasporto Pubblico Locale, che è esclusiva della Regione Basilicata, ha però un ruolo di vigilanza e, in ossequio ad esso, ha prontamente raccolto istanze e preoccupazioni dei genitori, non solo quelle relative a Nova Siri: siamo infatti riusciti ad ottenere la modifica di più di qualche orario e, conseguentemente, a soddisfare varie richieste”.

In merito alla vicenda del liceo di Nova Siri il Presidente della Provincia ha ricordato di aver ricevuto “le segnalazioni provenienti dalla dirigente scolastica e dal Comitato dei Genitori di Nova Siri, legate a una serie di fattori, tra cui il trasferimento di alcune attività scolastiche a Policoro. Trasferimento che ha generato orari non coordinati con le lezioni e un numero di mezzi insufficiente a coprire l’effettivo fabbisogno dei pendolari.

Compresa la gravità della situazione e la necessità di un intervento immediato per garantire il diritto allo studio dei nostri ragazzi abbiamo agito da suggeritore e pungolo istituzionale, visto che l’unico ente che può disporre in materia è la Regione.

Proprio per questo ringrazio l’assessore regionale alle Infrastrutture: è grazie a questa sinergia complessiva tra istituzioni e cittadini che siamo riusciti a ottenere una risposta tempestiva.

La Provincia di Matera continuerà a monitorare la situazione, ribadendo il proprio ruolo di casa dei Comuni e di Ente attento alle esigenze del territorio, pronto a fare la sua parte anche in assenza di una competenza formale, per garantire il benessere della nostra comunità scolastica”, ha concluso Mancini.

Unire rigenerazione urbana e coesione sociale. È la mission del patto di collaborazione sottoscritto stamane tra Provincia di Matera e coop. Il Sicomoro nell’ambito del progetto “Custodi del Bello Matera”, gestito proprio dalla cooperativa e finanziato da Fondazione con il Sud e Caritas Italiana.

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