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Lunedì, 06 Ottobre 2025 11:58

Rigenerazione urbana e inclusione sociale per la comunità: sottoscritto patto di collaborazione tra Provincia di Matera e coop Il Sicomoro nell’ambito del progetto “Custodi del Bello”

Unire rigenerazione urbana e coesione sociale. È la mission del patto di collaborazione sottoscritto stamane tra Provincia di Matera e coop. Il Sicomoro nell’ambito del progetto “Custodi del Bello Matera”, gestito proprio dalla cooperativa e finanziato da Fondazione con il Sud e Caritas Italiana.

Il patto è stato sottoscritto da Francesco Mancini, Presidente della Provincia di Matera, e Michele Plati, Presidente de Il Sicomoro, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nella sede dell’Ente di via Ridola, presenti anche i consiglieri provinciali Concettina Sarlo, Nunzio Gallotta e Carlo Ruben Stigliano, nonché Angela Rondinone, componente dell’equipe della Caritas Diocesana di Matera-Irsina, e, da remoto, Fabrizio Minnella, responsabile comunicazione di Fondazione con il Sud, e Luciano Marzi, project manager del progetto nazionale “Custodi del Bello”.

Avviato nel novembre 2023, il progetto prevede di accompagnare persone adulte in condizione svantaggiate e di difficoltà attraverso un percorso di dialogo, opportunità, reinserimento sociale e lavorativo. La Provincia di Matera, partner operativo fondamentale del progetto grazie al patto di collaborazione, intende valorizzare da par suo il patrimonio immobiliare, con particolare attenzione agli edifici scolastici e alla Biblioteca.

“Siamo onorati e orgogliosi di aver sottoscritto un patto di collaborazione con Il Sicomoro nell’ambito di un progetto così significativo – ha dichiarato Mancini -. La nostra presenza come partner operativo è l’espressione di una profonda convinzione: la cura del territorio e la coesione sociale sono due facce della stessa medaglia e rappresentano una priorità assoluta per la nostra istituzione. In più, nella nostra mission ci sono aspetti come la cura della biblioteca Stigliani e degli edifici scolastici di nostra proprietà. Pertanto la Provincia, in linea con il suo ruolo di ente di coordinamento territoriale, si impegna a fornire il supporto logistico e operativo necessario individuando i beni comuni e le aree dove l’intervento dei Custodi può generare il massimo impatto in termini di decoro urbano e vivibilità e restituisce dignità e opportunità a persone in difficoltà. L’atto di rigenerazione, dunque, è duplice: quella degli spazi e, probabilmente più importante, quella delle vite.

Nel ringraziare i partner coinvolti posso assicurare che la Provincia di Matera continuerà a sostenere con determinazione questo modello perché esso è la dimostrazione di come la sinergia tra pubblico e terzo settore può essere la chiave per costruire una comunità più giusta, inclusiva e, letteralmente, più bella”.

Il Presidente de Il Sicomoro, Plati, ha spiegato: “Il consorzio Communitas, promotore del progetto, ci tiene a sottolineare come le comunità possano essere rigenerate attraverso le persone fragili e il sostegno agli enti del terzo settore, che possono gestire sia la manutenzione delle aree verdi comunali che dedicarsi alla cura dei beni comuni. Attualmente le attività sono concentrate nei quartieri di Serra Venerdì e Agna, oltre che nelle aree limitrofe ai tre punti di riferimento logistici individuati: Casino Padula, via Ridola, residenza Brancaccio. Ad oggi, Custodi del Bello Matera ha attivato 5 squadre per un totale di 28 tirocini, coinvolgendo persone con fragilità certificate o disabilità, ma anche un significativo numero di persone con fragilità non certificate. Quasi la metà dei beneficiari coinvolti sono cittadini italiani.

Oggi presentiamo il Patto di Collaborazione con cui la Provincia ha accettato di essere uno dei soggetti che accoglie le attività dei Custodi del Bello: la specificità di questa collaborazione sarà nel lavoro che le squadre faranno nelle scuole collaborando con la dirigenza scolastica alla risoluzione di una serie di problematiche degli istituti scolastici, problematiche che vanno dalla manutenzione degli spazi esterni alla sistemazione degli archivi/biblioteche. Le squadre impiegate non saranno fisse in ciascun istituto ma verranno coordinate in modo da essere il più possibile efficaci e produttive”.

Le attività svolte dai tirocinanti vanno dalla manutenzione del verde e relativa pulizia, con possibilità di formazione specialistica sull’uso di attrezzature come il decespugliatore, alla formazione informale sull’inserimento lavorativo, con pratica sull’uso della posta elettronica, ricerca di opportunità, redazione di curriculum vitae.

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