




Sette consiglieri su dieci. Il risultato della consultazione elettorale per il rinnovo del Consiglio provinciale di Matera ha ufficializzato questo dato: l’area progressista, se si spoglia da personalismi ed egocentrismi, trionfa e conquista consensi.
A proposito dei quali, va rimarcato l’eccellente dato del sindaco di Pomarico, Francesco Mancini, che da consigliere provinciale uscente è stato il più votato in assoluto con 8.824 voti ponderati.
Un vero e proprio patto per salvaguardare il diritto allo studio in provincia di Matera. E’ quanto emerge da un incontro che il presidente della Provincia, Piero Marrese, ha avuto stamani con la presidente della Consulta Provinciale Studentesca, Sanya Bonelli.
Nella sua ultima riunione prima del rinnovo il Consiglio provinciale di Matera ha manifestato piena a totale contrarietà all’ipotesi di allocare nel territorio regionale il deposito nazionale per i rifiuti radioattivi. Il presidente Piero Marrese ha dichiarato: “Siamo pronti a scendere in piazza con l’intero Consiglio provinciale e i sindaci per difendere con forza e senso di responsabilità il territorio da ulteriori danni derivanti dalla presenza di un sito di stoccaggio di scorie nucleari alla propria economia e alla salute dei cittadini.
Il Consiglio provincia di Matera ha approvato all’unanimità una delibera con la quale manifesta netta contrarietà all’applicazione del DM 127-23 e al taglio delle dirigenze scolastiche in esso previste, taglio che colpirebbe un territorio soggetto a spopolamento e con il 91% dei comuni della provincia totalmente montani o svantaggiati. Per l’ente guidato dal presidente Piero Marrese, infatti, va confermato il piano di dimensionamento scolastico in vigore e l’attuale numero di dirigenze.
Ideato per trasformare le scuole in luoghi di incontro e dialogo tra giovani e comunità locali attraverso il linguaggio espressivo degli artisti selezionati, il progetto aveva l'obiettivo di utilizzare la street art come strumento chiave per la rigenerazione urbana nelle periferie e nei borghi lucani sulla base del convincimento che questa forma espressiva offra un nuovo modo di fruire degli spazi pubblici, invitando i giovani e gli abitanti dei luoghi ad avvicinarsi all’arte e a esplorare attivamente l’ambiente circostante.